Uzak 45 | inverno/primavera 2024

Rapsodie

Vanna Carlucci
03-03-2014


ndIncroci, rimandi, omaggi: Hong Sang-soo sfiora i confini di un luogo per entrare in un altro tempo, si colloca in mezzo a quel cinema francese che è stato, tra gli altri, di Rhomer e che svela dei personaggi succubi di un inganno, di una trasparenza opaca della vita, di un desiderio inconscio e che è un conflitto interiore e morale.

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Matteo Marelli
24-02-2014


Cytaem blokadnuju knigu, “leggendo il libro dell’assedio”, l’Assedio di Leningrado. Questo il titolo e il soggetto letteralmente affrontato da Sokurov. All’interno d’una sala di registrazione persone di diversa professione, età, coinvolgimento con l’argomento trattato, si alternano al microfono per leggere pagine di diario di chi visse in prima persona quella tragica esperienza durata dal settembre del 1941 al gennaio del 1944, che conta, solo di civili, un milione di morti.

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Michele Sardone
17-02-2014


Un corpo si muove nello spazio. Traccia traiettorie, misura con i passi la durata di uno sguardo, ma soprattutto prende coscienza di che cos’è un territorio: un’intelaiatura di segni, una struttura che si appropria dello spazio e, attraverso i nomi dei luoghi, (questa è l’Algeria, di là Marsiglia, in mezzo il mare e la speranza di incontrare un marinaio che ti porti via) ne definisce il senso.

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Gemma Adesso
10-02-2014


alt«E poiché a causa della pienezza del mondo tutto è connesso, e ciascun corpo agisce su ciascun altro corpo, piú o meno a seconda della distanza, e per reazione ne viene modificato: ne deriva di conseguenza che ogni monade è uno specchio vivente che si rappresenta l'Universo secondo il proprio punto di vista».
(Leibniz)

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Giampiero Raganelli
27-01-2014


Una sperduta centrale termica dismessa in Siberia, un edificio fatiscente, dai muri scrostati, immerso nelle lande desolate, coperte di ghiaccio, un paesaggio rarefatto ed estremo. È il maniero di un uomo dal volto coperto perennemente da una maschera di cera, che passa il suo tempo a riempire gigantesche lavagne di formule matematiche e fisiche, immerso in teoremi e principi astratti. Capace di masturbarsi calzando delle scarpe femminili rosse dai tacchi a spillo ed esclamando “Plutone!” al momento dell'orgasmo. Tre nani dotati di poteri paranormali, telepati – comunicano tra loro con il pensiero, senza aprir bocca – sono incaricati della missione di raggiungere quella vecchia cattedrale nel nulla e di impadronirsi furtivamente della cosa più preziosa in essa custodita: la distanza. A ciò si aggiunge un barile fumante, in grado di parlare, sempre in via telepatica, in russo ma anche in giapponese.

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Pietro Masciullo
03-02-2014


alt«So in this great disaster of our birth
We can be happy, and forget our doom.»
(George Santayana)






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Diego Mondella
20-01-2014


Rafael e sua sorella aspettano a casa una madre che probabilmente non tornerà più. È un mondo orfano quello narrato dal portoghese João Salaviza, saturo di chiaroscuri (come la fotografia, in questo caso di Tjasa Kalkan) e di zone franche da battere. Figure familiari del tutto assenti o separate dai figli dalle sbarre di un carcere (vedi il padre immigrato di Cerro negro), bambini e adolescenti in balìa di se stessi e di un destino più grande di loro, perché i genitori - purtroppo - non si scelgono.

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Luca Romano
13-01-2014


Nell'eterna ricerca della bellezza, risuonano le parole pronunciate da Renoir, nel film, immerso nella luce, di Gilles Bourdos: «Il dolore passa, la bellezza resta». La vita di Pierre-Auguste Renoir (Michel Bouquet) non è narrata, non c'è nemmeno la vita di Jean Renoir (Vincent Rottiers), il regista secondo figlio del pittore francese, non è narrata la vita della modella Andrée (Christa Théret), ma c'è un passaggio, la consegna di un testimone dalla pittura al cinema, un testimone fatto della stessa sostanza: la luce.

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Lorenzo Esposito
16-12-2013


LINCONSOLABLEDopo Femmes entre elles, un altro Dialogo con Leucò.








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Leonardo Gregorio
09-12-2013


germanLa spedizione di un gruppo di scienziati sul pianeta Arkanar, praticamente una copia della Terra, ferma al medioevo. Devono agire in incognito per cercare di favorire il progresso della popolazione locale e salvare gli intellettuali dalle persecuzioni, senza però commettere violenze o uccidere. Ma uno degli osservatori, Don Rumata, si spinge oltre…

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